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Giovedì 4 dicembre
Quando avevo diciott’anni mi sono tatuata un piccolo sole nero sulla caviglia.
Era uno dei simboli nel booklet di “Dirt”, degli Alice in Chains.
Mi attirava quell’immagine così lontana da me: un sole che invece di illuminare distrugge. Io, così allegra e positiva, tuttavia mi riconoscevo in quella forza oscura venuta dall’altra costa del mondo.
Col tempo ho visto che quella generazione, la mia generazione, non ha retto.
Il dolore li ha consumati quasi tutti.
E proprio per questo vale la pena tornare a quei giorni, per ricordare come tutto è nato e perché ci si credeva così tanto.
È quello che fa Luigi Gallo in “Il sole nella città di smeraldo”. Racconta Seattle in quegli anni, non banalmente come la culla del grunge, ma come un luogo vivo, umido, fragile, dove ragazzi qualunque hanno trasformato la propria ferita in un suono nuovo.
Non un libro celebrativo, non un necrologio: un viaggio dentro quella luce scura che li muoveva, la stessa che un giorno mi sono tatuata addosso, senza capirla del tutto.
A La Brut Époque: martedì sera in diretta alle 21.00 su Radio Antenna 1 FM 101.3, e di nuovo su Radio Bandito giovedì alle 14.00.

La Brut Époque va in onda il martedì sera in diretta a Fiorano Modenese, sulla storica Radio Antenna 1. Nessuno sa esattamente cosa succederà — nemmeno chi lo conduce. Ogni settimana c’è un tema preciso (almeno nelle intenzioni), attorno al quale ruotano chiacchiere più o meno sensate, musica, libri, film, viaggi mentali di dubbia provenienza e insospettabili riflessioni sulla vita, l’universo e tutto quanto.
Alla guida di tutto questo c’è La Lara: scalcagnata il giusto, con un accento modenese potente come una ruspa e una naturalezza che viene dalla totale incoscienza.
Ogni tanto qualcuno bussa alla porta dello studio: amici, ospiti, passanti, gente che ha sentito del casino. Arrivano, parlano, bevono, raccontano aneddoti che forse non dovevano essere raccontati, e poi se ne vanno, lasciando dietro di sé domande irrisolte e bicchieri mezzi pieni (o mezzi vuoti).
Tra pezzoni incredibili, risate fuori tempo e un “Ma questo si può dire?”, La Brut Époque continua imperterrita la sua missione. Che è mettere in piazza, per tutti quanti, tutto quello che ci piace.

La Brut Époque: chiacchiere, temi strani, musica da libri e film, ospiti assetati. Se fa ridere, vale.
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