Gli SCALP tornano con il loro terzo devastante album “Not Worthy of Human Compassion”, uscito il 27 luglio 2025. Un concentrato di violenza sonora che ridefinisce i confetti del grindcore californiano.
Il Southern California ha partorito un mostro chiamato SCALP, e il 27 luglio 2025 questo mostro ha rilasciato la sua terza incarnazione discografica più brutale e implacabile: “Not Worthy of Human Compassion”. Un album che non fa prigionieri, non cerca compromessi e si erge come manifesto definitivo di quella che la band stessa definisce “West Coast Death Violence”.
Una discesa negli abissi dell’animo umano
“Not Worthy of Human Compassion” non è solo un titolo provocatorio, ma una dichiarazione filosofica che affonda le radici nel libro “The Lucifer Effect” di Philip Zimbardo. Come spiega il chitarrista e principale songwriter Devan Fuentes, l’album esplora “la banalità del male e la terrificante facilità con cui l’empatia si erode”. Un concept che si traduce in venti minuti di pura devastazione sonora, capace di mettere a nudo le contraddizioni più oscure della natura umana.
Il titolo del brano “SHACKLEROT” – che dà il nome a questa analisi – rappresenta perfettamente l’estetica della band: letteralmente “marciume delle catene”, una metafora viscerale della decomposizione morale e fisica che caratterizza l’opera. Il brano è descritto come “viscido, ruvido e rigido”, con il basso che “ribolle sotto la superficie, come se ci fossero effettivamente livelli in questo paesaggio sonoro infernale”.
L’evoluzione di una macchina da guerra sonora
Formato nel 2018 in Orange County, California, gli SCALP nascono quasi per caso da una band satirica chiamata Hellboob, creata per un party di Halloween. Ma ciò che doveva essere uno scherzo si è rapidamente trasformato in qualcosa di molto più serio e letale. La formazione attuale vede Cole Rodgers alla voce e al noise, Devan Fuentes alla chitarra e seconda voce, Cole Sattler al basso e Luke Smith alla batteria.
“Not Worthy of Human Compassion” rappresenta il terzo capitolo di una trilogia iniziata con “Domestic Extremity” (2020) e proseguita con “Black Tar” (2023). L’album combina “il nichilismo accattivante e che fa gonfiare le vene” del debutto con “la tecnicità trovata nel seguito”, creando una sintesi perfetta dell’evoluzione artistica della band.
Un suono che ridefinisce l’estremismo
La forza distruttiva degli SCALP risiede nella loro capacità di fondere generi apparentemente inconciliabili. La band è descritta come “una fusione di hardcore, powerviolence/grindcore e metal estremo”, ma questa definizione riduttiva non rende giustizia alla complessità del loro approccio.
Come spiega Devan Fuentes: “Chiamiamo SCALP ‘death violence’ semplicemente perché è una band hardcore che predilige il death metal e il powerviolence. Per essere precisi, prendiamo ispirazione da Dead In the Dirt, Nails, Full of Hell, Dystopia, e dai nostri gusti personali nel death metal”.
Il suono degli SCALP è stato forgiato in studio con la collaborazione di Taylor Young (Nails, Xibalba, Twitching Tongues), che ha registrato e mixato “Domestic Extremity” nel 2020. La produzione di “Not Worthy of Human Compassion” mantiene quella stessa brutale chiarezza, permettendo a ogni elemento di emergere dal chaos controllato che caratterizza la band.
La tracklist: un viaggio nell’inferno contemporaneo
“Not Worthy of Human Compassion” si compone di tredici tracce che totalizzano poco meno di venti minuti, seguendo la tradizione grindcore di massima intensità in minimo tempo:
LTARMLAC – Apertura devastante che non concede respiro
EGODEATH – Secondo singolo estratto dall’album
PIT – Solo 36 secondi di pura violenza
80ACRESOFHELL – “Un’intro più alla Slipknot” che mostra “il nostro approccio alla scrittura del disco come una band hardcore influenzata dai Dystopia”
SHACKLEROT – Il pezzo più lungo dell’album a 2:06 minuti
CROWSFOOT – Breakdown soffocanti e blast beat
LOATHER – Intensità concentrata in 52 secondi
SURROGATEVICTIM – Esplosione di 35 secondi
UNTITLED – Senza titolo ma non senza impatto
CONSPIRACY – Featuring “una parte solista che usa un pedale wah”
RIGORVIVUS – Fan favorite secondo le recensioni
DRAG – Trascinamento verso l’abisso
BOTTOMLESS – La chiusura dell’album che “dura oltre cinque minuti, superando ogni traccia precedente”
L’impatto critico e la ricezione
Le recensioni di “Not Worthy of Human Compassion” hanno unanimemente riconosciuto la maturità artistica raggiunta dagli SCALP. Un recensore ha descritto l’album come “un’esperienza d’ascolto incredibile, specialmente mettendolo su durante un allenamento”, sottolineando come ogni traccia contenga “almeno un riff cattivo” e come la brevità dei brani impedisca la noia.
La critica ha evidenziato uno degli aspetti più affascinanti della natura degli SCALP: “Sembra quasi che l’ascoltatore sia un peso. È come se la band volesse essere da qualche altra parte e preferirebbe essere ovunque tranne che qui, ma è fatto in un modo che rafforza solo il loro stile nichilistico e tormentato”.
La scena hardcore californiana e il contesto
Gli SCALP si inseriscono perfettamente nella tradizione hardcore della California del Sud, una regione che ha dato i natali a leggende come Nails, Dead in the Dirt e Dystopia. Come racconta Devan Fuentes: “Sono cresciuto nel South Orange County, ed è abbastanza morto lì per quanto riguarda la scena hardcore/metal estrema. Nel 2018 abbiamo potuto trovare una formazione completa di membri della band che volevano davvero fare un progetto del genere”.
La band ha guadagnato rispetto nella scena locale attraverso performance esplosive, condividendo il palco con nomi del calibro di Nails, Weekend Nachos e The Body, oltre a partecipare al Sound and Fury Festival.
Produzione e aspetti tecnici
“Not Worthy of Human Compassion” è stato pubblicato tramite Closed Casket Activities, etichetta che ha saputo mantenere l’integrità artistica della band senza compromessi commerciali. L’album è disponibile in edizione limitata di 400 copie in vinile, oltre alle versioni digitali in alta qualità.
La produzione mantiene la signature brutale che caratterizza il suono SCALP, con un mixing che permette di distinguere ogni elemento del chaos orchestrato: dalle blast beat feroci di Luke Smith ai breakdown devastanti, dalle vocals laceranti di Cole Rodgers ai riff chirurgicamente precisi di Devan Fuentes.
L’eredità e il futuro
Con “Not Worthy of Human Compassion”, gli SCALP non si limitano a confermare il proprio status nella scena grindcore californiana, ma elevano l’asticella per tutte le band che operano in questo settore. L’album rappresenta una perfetta sintesi tra tecnicità e brutalità, tra sperimentazione e tradizione hardcore.
La band ha coniato il motto “WEST COAST DEATH VIOLENCE” come slogan, “intimidatorio quanto coraggioso, considerando la lunga lista di dei della musica heavy che hanno influenzato legioni”. Ma gli SCALP stanno in piedi, “canalizzando predecessori come Nails, The Endless Blockade, Iron Lung, death metal orientato HM-2, il lavoro dei fratelli Burdette (specificamente Deathreat e His Hero is Gone), Craft e Dead in the Dirt, riducendoli a un plasma fuso che inghiotte o lascia tutto avvolto dalle fiamme”.
Un manifesto della violenza contemporanea
“Not Worthy of Human Compassion” non è semplicemente un album di grindcore: è un manifesto sociopolitico mascherato da devastazione sonora. In un’epoca in cui l’empatia sembra sempre un lusso che pochi possono permettersi, gli SCALP offrono una colonna sonora perfetta per l’apocalisse morale contemporanea.
In un’era in cui “l’hardcore ha abbandonato le regole ma è ancora un patchwork di pastiche, SCALP sta tracciando sentieri e ridefinendo l’estremismo”. Con questo terzo album la band californiana si posiziona definitivamente tra i nomi che contano nella scena grindcore internazionale, portando avanti una tradizione di violenza sonora che affonda le radici nella migliore scuola hardcore americana.
Per chi cerca musica che non scenda a compromessi, che non cerchi di piacere ma di colpire dritto al centro dell’anima, “Not Worthy of Human Compassion” è l’album perfetto. Venti minuti che sembrano ore, un viaggio nell’abisso dell’animo umano guidato dalla soundtrack più brutale che il 2025 abbia da offrire.
“Not Worthy of Human Compassion” degli SCALP è disponibile dal 27 luglio 2025 tramite Closed Casket Activities in formato digitale e vinile in edizione limitata.
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