Radio Maria Maddalena #54

Lunedì 22 aprile.
Quando dici, “Ma si sente male, in queste percussioni che gracchiano mancano pure gli alti… “, significa che sei entrata\o in contatto con un frangente sonoro targato Vaporwave.
Quando dici, “Che tristezza, già la vita è dura e ci mancava soltanto questa musica, certamente, composta da ragazzini problematici o da adulti che si ubriacano in solitudine guardando in rete gli esorcismi del mitico Padre Milingo dei tempi d’oro…”, significa che è entrata una traccia Witch House.
Quando dici “Hai visto… pensavo di essere io irrimediabilmente triste e invece, senti qui, che disagio sonoro…” significa che é giunto il momento Trap: talmente sconfortante che se arrivasse a Sanremo farebbe appassire tutti i fiori, comprese le alghe nel mare. Trap senza sesso, parolacce, anelli d’oro e collane di diamanti, droga, provocazione, rapine, polvere da sparo, soldi, bestemmie, violenza, senza le grandi firme della moda, insomma, trap senza niente, sgualcita come quel vecchio vestito, tanto elegante, che rivede la luce il giorno della riesumazione del nonno.
Quando dici, “Guarda, io ascolto tutta la musica ma questa, se devo dire la verità, non la capisco…” Significa che, al pari di un colpo di scena, si è palesata anche quell’elettronica partorita dalla mente di chi, musicalmente, a barattato l’ambizione con la passione e per questo motivo soffrirà sempre.
E infine, quando dici “A sentire tutti questi generi messi assieme pare d’immergersi nel marciume di una discarica maledetta in quanto collocata, a insaputa di architetti e ingeneri, al posto del mitico Cimitero Indiano… ” significa che stai ascoltando Radio Maria Maddalena, una trasmissione a cura di Roberto Vaio.
Buona visione.

Radio Maria Maddalena