
L’Ora Illegale #154 Alex - Mungo
Giovedì 24 luglio
“MONGOLOID LITTLE AMERICA”
“Da qualunque parte lo si voglia raccontare o perlomeno inquadrare, Zoogz Rift (al secolo Robert Pawlikowsky) risulta un’impresa estenuante, forzatamente parziale, inutile e sicuramente dannosa. Un artista fuori da tutto, probabilmente anche fuori da se stesso, un performer rumoroso, sgradevole, spesso ripugnante, completamente in una categoria a parte dell’ underground americano dove l’unico esponente è lui stesso. Contraddittorio, a tratti geniale, più spesso volgare e provocatoriamente aggressivo. Mai banale. Proveremo a fare qualche incursione qua e la nella sua pluridecennale carriera musicale cercando di offrirvi qualche spunto da approfondire per conto vostro. Non coinvolgeteci.
30 LP ufficiali (metà su SST), più di 100 cassette autoprodotte e praticamente tutte inascoltabili, lottatore semiprofessionista, conduttore radiofonico, chitarrista e poeta delle latrine pubbliche ed istinti primordiali ha lasciato traccia tossica e indelebile della sua follia indigesta, vomitevole, puzzolente e politicamente scorretta che più scorretta non si può in ogni ambito della “musica” americana. 200 kg di terrorismo sudicio.
“Piccola America mongoloide”, “Lasciate entrare quell’uomo a mangiare la merda”, “Ammazzando cretini felici all’Inferno”, “Lavoravo alla fattoria dei ritardati”, “Pagamenti delinquenziali”, “Questa città fa schifo”, “Il paradiso dell’isola del vomito”… sono solo alcuni titoli di suoi brani entrati negli archivi delle discipline psichiatriche…
Tenetevi forte! Tenetevi soprattutto le orecchie, lo stomaco e l’intestino…”