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La nave dei folli

La Nave dei Folli #4.64

micMatteotoday11/03/2024 16 5

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    La Nave dei Folli #4.64 Matteo


Dopo questa lunga divagazione ritorniamo all’Impero cibernetico di Celine Lafontaine e all’analisi dei rapporti tra religiosità e paradigma informatico, grazie a una coincidenza capitata a metà anni Novanta a Montreal. Nella ricca scena rave della città del Quebec di inizio decennio, infatti, nel 1994 spuntano una serie di iniziative con cadenza mensile, feste chiamate Neksus Gathering che mescolavano musica techno a performance artistiche e che avevano la particolarità di essere organizzate dai membri della setta di Raël in un deposito abbandonato non distante dalla comune a cui aveva dato origine questo strano e inquietante personaggio.

Nato in Francia come Claude Vorilhon, nel 1961 si trasferì a Parigi dove iniziò a suonare e cantare per strada, e poi esibirsi in caffè e locali, infine fu notato da Lucien Morisse (produttore e per breve tempo marito di Dalida) con cui pubblicò alcuni 45 giri sotto lo pseudonimo di Claude Celler. La sua carriera finì nel 1970, anno in cui Morisse si suicidò e decise di trasferirsi a Clermont-Ferrand dove, da appassionato di automobilismo, decise di darsi al giornalismo e fondò la rivista Auto Pop, che uscì dal 1971 al 1973, anno in cui il Governo francese proibì per un anno le gare automobilistiche in seguito alla crisi petrolifera. A quel punto, la svolta: «La mattina del 13 dicembre 1973 (…) ebbe uno straordinario incontro con un essere umano proveniente da un altro pianeta nei pressi di un parco di vulcani spenti nella Francia centrale, più precisamente nel cratere del “Puy de Lassolas”. In quella occasione, l’extraterrestre gli fornì una dettagliata spiegazione in merito alle origini della vita sulla Terra e gli diede anche preziosi consigli sul modo in cui l’umanità dovrebbe affrontare il futuro che l’attende». (www.rael.org/it/) L’alieno uscito dal disco volante, chiamato Yahweh e dell’età di 25 mila anni, gli affidò dunque un’importante missione, quella di diffondere il messaggio all’umanità e soprattutto prepararla ad accogliere l’arrivo dei suoi antichi creatori, gli Elohim. Cambiato il proprio nome in Raël, l’anno seguente organizzò a Parigi una conferenza in cui rivelò l’incontro, creò l’associazione MADECH che in seguito divenne il movimento raeliano e pubblicò il suo primo testo, Il libro che dice la verità.

Nel 1975, invece, gli Elohim lo prelevarono e lo portarono addirittura a casa loro, come raccontato nel suo secondo libro, Gli extraterrestri mi hanno portato sul loro pianeta, e gli ribadirono le loro verità che poi furono raccolte nel testo riassuntivo della dottrina raeliana, Il Messaggio degli Extraterrestri poi ripubblicato nel 2006 col titolo Intelligent Design: Message from the Designers. Da allora il movimento è cresciuto da qualche centinaia di fedeli fino alle decine di migliaia o forse più sparsi in tutto il mondo, dove si sono moltiplicate le associazioni e talvolta le comuni raeliane. Lo stesso Raël si trasferì prima in Quebec, negli anni Novanta, e in seguito in Giappone dove vive tuttora: da una ventina d’anni si fa chiamare Giuda delle Guide e si è auto-attribuito il titolo di Maitreya dell’Occidente.

Ma in che cosa consiste la dottrina di questa setta, che sta riguadagnando notorietà poiché da poco Raël, “l’ultimo profeta”, è il protagonista di una miniserie Netflix? Alla base delle loro credenze ci sono gli Elohim, appunto, già presenti nella Bibbia e che in ebraico antico significa “coloro che sono venuti dal cielo”; non degli dei – in seguito passati dal singolare al plurale – ma semplicemente alieni in possesso di avanzate conoscenze scientifiche, incomprensibili agli abitanti della Terra di quelle epoche: la vita sarebbe il prodotto di tecniche di ingegneria genetica e gli umani creati a loro immagine e somiglianza, e queste informazioni sarebbero state date a tutta una serie di profeti (da Mosè a Gesù, da Noè a Socrate, da Maometto a Zoroastro, da Krishna a Confucio fino a Ermete Trismegisto) e avrebbero dato vita in pratica a tutte le religioni – ebraismo, induismo, buddhismo, taoismo, cristianesimo, islamismo e parecchie altre. Ma gli Elohim, rendendosi conto che la loro verità era tradita e che l’umanità era entrata nell’era dell’apocalisse, dal 6 agosto 1945 con la bomba atomica su Hiroshima, decisero di affidare a un nuovo messia, Raël appunto, il compito di propagandare il verbo e preparare il loro ritorno sulla Terra, motivo per cui altro punto fondamentale dei raeliani è l’impegno a costruire in giro per il mondo diverse ambasciate per accogliere pacificamente gli alieni e dove costoro potranno incontrare i leader mondiali.

Le azioni e campagne di sensibilizzazione portate avanti in questi decenni ben riassumono il carattere di questa nuova religione: a loro dire, nel corso degli anni «Raël ha ispirato (…): la promozione nelle scuole dell’uso del preservativo, la decolpevolizzazione e la promozione della masturbazione, le campagne mondiali a sostegno delle minoranze con lo slogan “tollerare le differenze non è sufficiente, dobbiamo amarle”, la richiesta di censurare tutti i libri religiosi che non rispettano i diritti umani, il sostegno alla clonazione umana attraverso la fondazione di Clonaid, la promozione degli OGM come unica soluzione per nutrire tutti gli esseri umani, la creazione di Clitoraid, un’associazione per aiutare le donne che sono state vittime di mutilazioni genitali a ritrovare il piacere attraverso la ricostruzione chirurgica del loro clitoride, l’invito rivolto a tutti i capi tribù africani perché si uniscano e creino gli Stati Uniti d’Africa.» (www.rael.org/it/)

Il pastiche new age rappresentato dalla religione raeliana non si basa solamente sulla credenza negli extraterrestri ma poggia su alcune fondamenta molto terrene: concependo come una missione l’amore, anche quello carnale, Raël si è circondato con delle specie di concubine sacre, arrivando ad attirare l’attenzione perfino del direttore di Playboy Hugh Hefner, che ne fece anche un servizio fotografico, e non poche sono le donne che, allontanatesi dalla setta, riconobbero il ruolo manipolatore di questo guru che, oltre a essere contro le mutilazioni genitali, propagandava il diritto delle donne di andare in giro nude (contribuendo alla creazione della Giornata del topless che si celebra ogni anno perlomeno in alcune città degli Stati Uniti). Ma l’amore propagandato dai raeliani è anche spirituale, infatti pare diano molta importanza, oltre ai valori della pace e della felicità, anche all’utopia di una vita senza denaro e lavoro – compiuto quest’ultimo dai robot – detto Paradismo, e tra di loro è imprescindibile vivere con il sorriso stampato sulle labbra. Altra grande passione di Raël è la svastica che cerca continuamente di riabilitare, arrivando a imprimerla nel simbolo della setta che è assai curioso, una stella di David con all’interno una svastica. Un’ultima curiosità: ogni 6 agosto, che è anche la data con cui inizia l’anno raeliano, il Maitreya Raël annuncia la percentuale di sopravvivenza dell’umanità, un dato che riceve telepaticamente dagli Elohim, e pare che nel 2023, dopo che l’anno precedente la cifra era del 5%, la possibilità sia crollata allo 0,5% … Che si stia avvicinando la venuta dei divini alieni? Ma come vedremo è grazie alla sua fede assoluta nell’ingegneria genetica, e nel suo ipotetico primo esperimento di clonazione umana, che Raël si è guadagnato la fama mondiale e perciò un posticino nella storia della cibernetica.

Sommario 5.14

  • Introduzione
  • Terence McKenna @The Cyberdome (1991)
  • Il gruppo Vulcano spegne Tesla! (Sabotaggio all’alimentazione elettrica della fabbrica – Berlino, 5/3/2024) – COMUNICATO del Vulkan Gruppe
  • La Nave Dei Folli presenta: FUTURO ONNIPRESENTE – Spunti di riflessione su limiti e possibilità della resistenza all’avvenire cibernetico nell’epoca del totalitarismo scientista  (dicembre 2023) – TERZA PARTE Puntate complete

 

Riferimenti 5.14

  • Raël , Elohim
  • Claude Celler, Monsieur votre femme me trompe (1967)
  • Lotus, Embassy Song
  • Marc Girard, Fier d’etre Raelien
  • Raël , Ma vie s’en va (instrumental)
  • Raël, J’aime toutes les femmes
  • Keren Minshull, I’m a Raelian
  • Terence McKenna with Zuvuya, Dream Matrix Telemetry (1993)
  • Ruins, Komnigriss + Mahavishnu Orchestra Medley (Tzomborgha, 2002)
  • Holgar Hiller, 48 (Achtundvierzig) Kissen + We Don’t Write Anything on Paper or So + Tiny Little Cloud + Ein Hoch Auf das Bügeln (Oben Im Eck, 1986)
  • Brigata Stirner, Balletto Meccanico (dallo spettacolo teatrale “De/Genderation” di e con Francesca Falchi, 2018)
  • Devo, Mechanical Man (Mechanical Man, 1978)
  • Stone Giants, Metropole (West Coast Love Stories, 2021)
  • Violent Entity, Mechanized Division (Mechanized Division, 2004)
  • R.S.U., Fellatio Meccanica (Technogod’s Datagasm) (Esperienze del Limite, 1997)
  • Banco de Gaia, Glove Puppet (The Magical Sounds of Banco de Gaia, 1999)

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