play_arrow

keyboard_arrow_right

Listeners:

Top listeners:

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
chevron_left
volume_up
chevron_left
  • cover play_arrow

    Live

play_arrow

La nave dei folli

La Nave dei Folli #4.24

today15/05/2023 22

Sfondo
  • cover play_arrow

    La Nave dei Folli #4.24 fraontheblock


Episodio 4.24

Dopo molti anni vissuti sottotraccia, negli anni ’80 finalmente la cibernetica e il suo programma di dissoluzione dell’umano vengono pienamente alla luce, in concomitanza con la diffusione planetaria dei personal computer, trovando nell’americana Donna Haraway e nel francese Jean-François Lyotard due tra le voci più entusiaste, unite anche dal fatto di condividere – sulla scia di quello che aveva sottolineato molti anni prima Hannah Arendt – una visione esterna al pianeta Terra. Alla fine del suo Manifesto cyborg, immaginando tutta la “meravigliosa” diversità presente sul pianeta, questa complessità in continuo movimento, come destinata a un’esistenza extraterrestre, Haraway allega un diagramma che raffigura lo sviluppo della vita e «culmina con l’evoluzione dei mammiferi, rappresentato da un topo e da un astronauta nella sua tuta, che sembra si stia incamminando, forse sulla superficie della luna.» (p. 163)

Dal canto suo Lyotard si colloca nella prospettiva dell’annientamento, del Sole, della terra e dell’uomo, un evento ineluttabile previsto tra 4,5 miliardi di anni. Perciò l’uomo deve scegliere: o «restare nella vita dello spirito e dei fenomeni terrestri», continuando a filosofare «nel tiepido girone della connivenza uomo-natura», con la differenza rispetto agli antichi di essere di fronte all’evidenza che «non c’è alcuna natura, ma solamente un mostro materiale». E se «la natura era la nostra interlocutrice nelle cose, la materia non ci pone alcuna domanda e non attende riposta alcuna. Ci ignora.» L’altra opportunità da parte dell’essere umano è quella di «cercare di anticipare il disastro, a porvi rimedio, attraverso i mezzi del suo ordine, che sono quelli delle leggi della trasformazione dell’energia.» Sfidando questo destino inevitabile dell’annientamento dell’ordine solare e del suo stesso pensiero, il compito è «simulare le condizioni della vita e del pensiero di modo che un pensiero rimanga materialmente possibile dopo il disastro. È questa l’unica sfida delle ricerche tecno-scientifiche odierne, in tutti i campi, dalla dietetica, la neuropsicologia, la genetica e il tessuto di sintesi fino alla fisica dei corpuscoli, l’astrofisica, l’elettronica, l’informatica e il nucleare.» (Lyotard, p. 20)

Se Lyotard si pone in una prospettiva in cui il pensiero potrebbe esistere senza il corpo, Haraway lo materializza nella tecnologia affidandosi all’organismo cibernetico, in un’epoca in cui «il confine tra fantascienza e realtà sociale è un’illusione ottica.» Se già l’immaginario è abitato da cyborg, animali e macchine insieme, che «popolano mondi ambiguamente naturali e artefatti», anche «la medicina moderna è piena di cyborg, di accoppiamenti tra organismo e macchina, ciascuno concepito come dispositivo in codice, in una intimità e con un potere che non sono stati generati nella storia della sessualità. (…) E anche la guerra moderna è un’orgia cyborg, codificata da C3I (comando-controllo-comunicazione-intelligence).» (p. 40)

Nessuno sfugge al destino che accomuna gli umani della fine del Ventesimo secolo: «siamo tutti chimere, ibridi teorizzati e fabbricati di macchina e organismo: in breve, siamo tutti dei cyborg.» Questa visione non è affatto terrificante, tutt’altro: Haraway si pone come capofila di una riscrittura postmoderna, non naturalista, del femminismo socialista la cui utopia è «un mondo senza genere che forse è un mondo senza genesi, ma può essere anche un mondo senza fine» e in questo delirio d’immortalità anticipa le più recenti fantasie d’onnipotenza del transumanesimo.

Sommario 4.24

  • Introduzione
  • Covid, pandemia finita? Dichiarazione dell’OMS
  • Voci dalla manifestazione contro il biolaboratorio (Pesaro, 1 maggio 2023)
  • DIALOGO SULLA COSTRUZIONE DI BIOLABORATORI – Testo / Audio
  • Voci dalla manifestazione contro il biolaboratorio 2
  • “Wish for a Baby”: modalità e condizioni di ammissione – Testo
  • Contro la fiera-mercato del bebè Wish for a Baby (Milano, 20 maggio 2023)

La nave dei folli

0%