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Roby Vaio Bio
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Roby Vaio

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Radio Maria Maddalena

Lunedì 22 aprile. Quando dici, "Ma si sente male, in queste percussioni che gracchiano mancano pure gli alti... ", significa che sei entrata\o in contatto con un frangente sonoro targato Vaporwave. Quando dici, "Che tristezza, già la vita è dura e ci mancava soltanto questa musica, certamente, composta da ragazzini problematici o da adulti che si ubriacano in solitudine guardando in rete gli esorcismi del mitico Padre Milingo dei tempi […]



Roby Vaio Bio

Roberto Vaio comincia le sue sperimentazioni artistiche a partire dalla fine degli anni 80. Conosce l’agitatrice culturale bolognese Helena Velena e viene subito inserito nel contesto della prima fiera nazionale dell’erotismo “Erotica” che portò alla luce nuove realtà come internet, ciber sex, transgenderismo e altre più particolari come fetish e Bdsm. Contemporaneamente viene scoperto dalla Contessa Pinina Garavaglia, entrando subito a far parte del circuito “Vanitas”, e resterà per sempre in questo selezionatissimo gruppo capitanato dalla Contessa milanese.
Dalla fine degli anni novanta comincia la sua esperienza radiofonica sulle frequenze storiche di Radio Flash Popolare Network e proprio in quel contesto darà vita a format bizzarri e provocatori, anticipatori di quelle atmosfere entrate a far parte dell’attualità definita dalla rete. Verso la metà degli anni duemila entra nel mondo dell’arte contemporanea come curatore di mostre e critico indipendente, grazie a un importante progetto legato alla riqualificazione dei quartieri periferici patrocinato dalla Regione Piemonte. Parallelamente alla radio organizza una serie di mostre che vedono come protagonisti artisti di fama nazionale e internazionale.
Attualmente, sfruttando l’immobilità generale causata dallo stato di pandemia, ha dato vita a un format pittorico denominato “Don Chuck” , uno dei primi e pochissimi esponenti del nuovo Manifesto dell’Arte Attuale.


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