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L’Ora Illegale #170 Alex - Mungo
Giovedì 13 novembre
“L’UOMO CHE AMATE ODIARE”
– the San Francisco Chronicle
Monte Cazazza è stato sicuramente l’artista di San Francisco che, dagli anni ’70 fino alla sua scomparsa nel 2023, ha rappresentato l’anima più radicale che l’underground americano abbia mai prodotto.
Il suo lavoro, il suo “territorio” di ricerca, rappresentato da tutto ciò che è proibito, tabù, esplicitamente repellente, sessuale, politico e morboso, è stato trasformato senza tregua in rumore, immagine e grafica shockante, sacrilega ma anche pregna di humor nero. In altre parole, il lavoro di Cazazza ha dato un significato legale (e forse penale) nuovo e più profondo al termine “hardcore”. Nulla è rimasto nascosto, tutto è stato svelato, sbattuto in faccia. Senza filtri morali o etici… No mercy, no remorse. Nessun nemico del conformismo bigotto e democratico americano ha colpito più duramente di lui.
Monte Cazazza è stato un’autorità in ambiti pericolosi, abbietti e dolorosi dove gemelli siamesi, serial killer, suicidi, cannibalismo, gangster, trapani e motoseghe, fist-fucking, sette religiose autodistruttive hanno potuto apparentemente convivere in una terra di nessuno di rappresentazione industriale dove lui né è stato sia performer che regista, L’essenza stessa (e perfettamente calzante), di cosa dovrebbe essere il “terrorista culturale” nella ormai famosa definizione data da Jello Biafra.
Un’opera artistica abrasiva senza compromessi di documentazione e rovesciamento dei lati più oscuri e segreti dell’umanità.
Un simbolo di provocazione e sgomento per chiunque.
